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Chiese di Vergonte, Pietrasanta e Pieve Vergonte

Si può dire senza tema di smentita che la Chiesa di Vergonte fu, se non la prima, una delle prime fondate nell'Ossola. A quel epoca rimonti la sua fondazione non si sa. Il Canonico Sottile, riferisce il Bianchetti nella sua Storia dell'Ossola, la vorrebbe far credere fondata nel primo secolo, indotto così a pensare da una iscrizione scolpita sopra un sasso dissotterrato, che attualmente serve di architrave alla porta di ingresso di ponente detta volgarmente porta di Fomarco. Su quella pietra fu riferito al Sottile esservi incise queste parole: << Aedificata anno?..sti LXIII>> che vorrebbe dire: Costruita l'anno 63 dopo Gesù Cristo. Lo stesso pensò il Canonico Raimondi presso il Casalis; anche lo Scaciga della Silva la crede del primo secolo. I vari inventari della Parrocchia eseguiti dai Parroci Prevosti dall'anno 1679 al 1800 la dicono fondata nel 60 dopo Gesù Cristo. La tradizione poi va un passo avanti ed aggiunge che la Chiesa di Vergonte fu edificata dallo stesso Apostolo S. Barnaba, in memoria e ringraziamento, del qual fatto si è sempre praticata e si pratica la processione come nelle solennità nella Parrocchia di Pieve Vergonte, il giorno undici Giugno d'ogni anno nel qual giorno cade la festa di S. Barnaba.

Come sia in errore il canonico Sottile ce lo dimostra con ragione perentoria il Bianchetti alla pagina 73 delle sua Storia dell'Ossola. Se il buon canonico Sottile, dice il Bianchetti, avesse vista ed esaminata coi propri occhi l'epigrafe, dalla forma stessa dei caratteri non avrebbe tardato ad accorgersi come non sia, contemporanea all'erezione della Chiesa, me di molti secoli posteriore. Oltre a ciò essa porta nel mezzo finamente scolpita l'arma ossia l'insegna della Fazione Ferraria (l'incudine con martello e tenaglia di fabbro ferraio) la quale ripete la sua origine e fu assunta da vari comuni dell'Ossola inferiore soltanto all'epoca delle deplorevoli fazioni degli Spilorci e dei Ferrari che insanguinarono le nostre valli nel secolo decimoquarto. Avrebbe anche osservato che l'iscrizione consta di altre parole aggiunte in diversi tempi per il che non merita fede. Gl'inventari dei Parroci Prevosti la direbbero fondata nel 60 dopo Gesù Cristo ossia tre anni prima di quanto asserì il Sottile. Anche questa data è da rifiutarsi per la semplice ragione che, salvo rare eccezioni, prima della facoltà concessa ai Cristiani dall'Imperatore Costantino il Grande coll'editto di Milano del 313, col quale dichiarò religione dell'Impero il Cristianesimo, non furono fabbricate Chiese pubblicamente, ma si celebravano i santi misteri di nascosto o nelle catacombe o in case private. Non essendo quindi state fabbricate chiese per uso pubblico prima del 313, come si può ammettere che nel 60 dopo Gesù Cristo sia fondata la chiesa di Vergonte? Per la stessa ragione cade quanto ci tramanda la tradizione che vorrebbe sia stata edficata dallo stesso Apostolo S. Barnaba la chiesa di Vergonte: Poiché S. Barnaba subì il martirio nel 62 ossia 231 anni prima che fosse permesso ai cristiani di erigere chiese. A questo punto mi si presenta un'osservazione degna di nota. E' oramai cosa certa, come lo dimostra il Biraghi in una delle sue dotti dissertazioni che precedono l'edizione della storia più antica ed autorevole della Diocesi di Milano dal 51 al 305 dell'era volgare, stampata nel 1848, che l'Apostolo S. Barnaba ai tempi dell'imperatore Claudio dal 41 al 54 passò da Roma a Milano col suo discepolo e concittadino Anatolio, che egli pose poi a capo della Chiesa Milanese, quando ritornò in Cipro, dove come si è detto subì il martirio nel 63. Ciò premesso non mi sembra più così impossibile in vista di quanto intorno alla Chiesa di Vergonte, erroneamente si, ma con tanta insistenza ci vorrebbe far credere la tradizione il supporre che S. Barnaba nel tempo in cui fu a Milano abbia potuto spingersi fino a Vergonte, non già a fondere la prima chiesa materiale di Vergonte, ma a predicarvi il Vangelo fondando così, come vorrebbe la tradizione, la Chiesa, ossia a convertire alla fede di Gesù Cristo gli abitanti di Vergonte.
E questo tanto più mi pare possibile, perché non mancano storici che asseriscono essersi S. Barnaba recato a predicare sino nella Svizzera a noi prossima. A questa mia supposizione mi conduce un altro fatto. Lo Scaciga della Silva a pag. 33 e 34 della sua storia dell'Ossola dopo aver narrato che nel primo secolo penetrò il raggio della fede nell'Ossola, aggiunge per prova che a Vergonte si conservava con gran venerazione e si conservò sino alla distruzione di Pietrasanta un altare dove furono celebrati i santi misteri nel primo secolo. Ma il vero motivo per cui questo altare era tenuto in tanta stima e si religiosamente conservato come dice la tradizione affermando che in esso celebrò l'apostolo stesso S. Barnaba. Ma se non risale al primo secolo la costruzione della prima nostra chiesa ossia di Vergonte in qual altro tempo sarà stata costruita? Io ritengo di non andare lontano dal vero nell'asserire che la Chiesa di Vergonte sia stata incominciata tra il 397 ed il 417. In un antichissimo manoscritto che si conserva nell'insigne collegiata di S. Vittore in Intra si annoverano otto parrocchie fondate dal primo dal primo Vescovo di Novara S. Gaudenzio Tra queste vi è pure quella della Valle d'Ossola sotto a Vergonte. Ora si sa che S. Gaudenzio resse la Diocesi di Novara dall'anno 397 al 22 gennaio 417. Ne viene quindi di conseguenza, stando al predetto manoscritto, che Vergonte in quel periodo di tempo fu costituita sede parrocchiale nell'Ossola. Una volta stabilita la sede parrocchiale è naturale che vi si sia eretta anche la Chiesa in cui gli Ossolani convertiti alla fede potessero radunarsi per assistere ai divini misteri e ricevere i santi sacramenti.